VISITA MEDICA

La visita Medico-Sportiva

La legislazione italiana ha reso obbligatoria, sin dal 1982, per coloro che intendono partecipare ad attività agonistiche una visita (a cadenza annuale) atta a verificarne l’idoneità, mentre dal 1983 l’obbligo è stato esteso alle attività non agonistiche.

A distanza di quasi 40 anni, si deve purtroppo ancora constatare che talvolta la visita non viene percepita nell’ottica corretta.

Come tutto ciò che è reso obbligatorio la visita viene spesso vissuta come un adempimento noioso,  se non addirittura vessatorio, di cui  l’atleta e la sua Famiglia farebbero volentieri  a meno.

Perché?
1. perché ha un costo
2. perché spesso i tempi di attesa vanno oltre la scadenza del certificato precedente o
l’inizio della stagione sportiva
3. perché può complicarsi con necessità di ulteriori esami
4. perché può concludersi con un giudizio di non idoneità (temporanea o permanente)

C’è ancora una mentalità assai diffusa secondo la quale una normativa oppressiva costringe gli sportivi ad andare dal medico, sborsando ogni anno qualche decina di euro per ottenere un “pezzo di carta” cui si ritiene di aver automatico “diritto”, come se si trattasse di comprare il biglietto del cinema, e che invece talvolta viene addirittura negato.

Bisognerebbe invece convincersi che si portano i propri Figli alla visita medico sportiva obbligatoria (e sarebbe cosa saggia andarci anche se fosse facoltativa) non per comperare il “nulla osta” per l’ingresso ai campi sportivi, alla piscina o alla palestra  ma per sapere se le condizioni di salute dei propri Figli sono compatibili con l’attività sportiva che si intende far praticare loro (onde evitare di correre quei rischi, soprattutto cardiovascolari, di cui purtroppo non di rado si legge sui giornali).

Il “pezzo di carta” è solo la conseguenza, il mettere nero su bianco l’accertata assenza di controindicazioni.

Questo obbligo (con la sua periodicità) va dunque inteso come una precauzione, che tutto sommato, se eseguita bene, può richiedere solamente poco più di una mezz’ora all’anno.

La visita medico sportiva può essere per attività agonistica o non agonistica. La legge stabilisce per ogni sport l’età in cui l’attività viene considerata agonistica e quindi la visita deve essere effettuata in conformità a tale disposizione.

Nel nostro caso l’attività è considerata, per legge, di carattere agonistico al compimento del 12° anno di età. Ciò significa che nella stagione sportiva in cui si verifica il compimento del 12° anno di età potrà essere effettuata direttamente la visita per la pratica sportiva agonistica.

La visita deve per legge essere eseguita da uno specialista in Medicina dello Sport.

Solo per l’attività non agonistica la legge consente che il certificato possa essere rilasciato dal Medico o Pediatra curante limitatamente ai suoi assistiti ma mai senza l’esecuzione di un elettrocardiogramma (talvolta questo obbligo viene ancora disatteso).

In ogni caso per l’attività agonistica sin dal 1964 la legge richiede che l’interessato sia in regola con la vaccinazione antitetanica senza la quale, a rigore di norma, non potrà essere rilasciato il certificato.

La visita deve per legge comprendere:
1. l’anamnesi (una minuziosa raccolta di informazioni circa lo stato di salute presente e passato non solo dell’atleta ma anche dei suoi familiari). Va da sé  che non conviene nascondere problemi di salute attuali o pregressi (eppure c’è anche chi lo fa). Il Genitore è tenuto a dichiarare per iscritto che le informazioni fornite sono veritiere e complete e ciò fa testo in caso di eventuale contenzioso medico-legale
2. l’esame fisico generale
3. l’esame dell’acuità visiva e dell’udito
4. la valutazione della funzione respiratoria (spirometria)
5. l’esame delle urine
6. l’elettrocardiogramma a riposo (per coloro che non svolgono attività agonistica)
7. l’elettrocardiogramma sotto sforzo (step test sotto i 35anni, test massimale al cicloergometro sopra i 35 anni).
8. I dati antropometrici

Al termine delle suddette procedure viene emesso il giudizio di (o di non) idoneità.

È bene sottolineare, al fine di evitare l’insorgere di equivoci e proteste, che il giudizio di (o di non) idoneità non viene formulato in base a impressioni soggettive ma in conformità a precisi criteri elencati puntualmente in documenti ufficiali (protocolli Cardiologici COCIS e non cardiologici FMSI).

Per determinati sport la normativa in vigore richiede ulteriori indagini (per esempio la visita neurologica per gli sciatori o gli sport motoristici, la visita otorinolaringoiatrica per gli sport  subacquei e così via).

Così pure determinate condizioni morbose già note (per es. diabete, asma, epilessia, talune malattie del sangue, delle ghiandole endocrine e non ultima anche l’obesità), o anomalie,
rilevate per la prima volta, e magari non presenti (o non rilevate) in visite precedenti, rendono imprescindibili esami  di secondo livello (per esempio l’ecocardiogramma o l’ECG Holter).

Questi esami integrativi costituiscono sicuramente una ulteriore complicazione, perdita di tempo ed ulteriore spesa e spesso vengono accolti con proteste (specialmente se in precedenza non erano mai stati prescritti, se pur necessari, e gli interessati ne apprendono l’obbligatorietà per la prima volta).

E’ però necessario comprendere che questi ulteriori esami vengono richiesti solo se senza di essi non si può emettere un giudizio fondato.

Due parole poi su un altro punto dolente: la spesa. Probabilmente non ci si rende conto che la tariffa di una visita medico-sportiva è pari alla metà o anche meno di quella di una qualunque visita specialistica privata e persino inferiore al ticket previsto dalla Regione Veneto in regime pubblico.

Questo è un aspetto che va sottolineato, tantopiù considerando che magari per l’ultimo modello di scarpa sportiva non si è lesinato sulla spesa.

Bisogna infine ricordare che alla visita medico-sportiva bisogna presentarsi:

1. portando tutta la documentazione medica disponibile anche se risale a molti anni prima
2. l’ultimo pasto (leggero) deve essere stato terminato almeno 2 ore prima
3. con la provetta delle prime urine del mattino
4. i minorenni devono essere accompagnati da un genitore o da un parente che presenzieranno alla visita

In assenza di tali accorgimenti  la visita potrà anche essere rinviata.

Vista Medica: Domande e Risposte
Nell’ambito della Scuola Calcio Petrarca, chi deve fare la visita per l’idoneità alla pratica sportiva non agonistica?
Tutti i bambini dai 4 ai 12 anni (non compiuti).

Chi deve fare la visita per l’idoneità alla pratica sportiva agonistica?

Bambini e ragazzi dai 12 anni (compiuti) in su.
Cosa bisogna fare nell’annata sportiva in cui il bambino compie 12 anni?

I bambini che compiranno 12 anni nel corso dell’annata sportiva devono fare direttamente
la visita agonistica.

Chi può eseguire la visita per l’idoneità alla pratica sportiva non agonistica
?
Il medico di Famiglia oppure il Pediatra, ma limitatamente ai propri assistiti, oltre ovviamente ai Medici dello Sport.

Chi può eseguire la visita per l’idoneità alla pratica sportiva agonistica?
Solamente i Medici dello Sport.

Cosa ci deve essere sempre in una visita accurata?
Anamnesi, Esame fisico generale, Esame dell’acuità visiva  e dell’udito, Valutazione della funzione respiratoria (spirometria), Esame delle urine, Elettrocardiogramma a riposo ( per coloro che non svolgono attività agonistica ), Elettrocardiogramma sotto sforzo (step test sotto i 35 anni, test al cicloergometro  sopra i 35 anni), Dati antropometrici.

Cosa va consegnato alla Scuola Calcio Petrarca?

Solo l’esito della visita (il certificato).

Vanno consegnati anche gli esiti degli accertamenti intermedi (come ad esempio l’elettrocardiogramma)?
No, non è necessario e neppure richiesto. Va consegnato solo il certificato di idoneità alla pratica sportiva (che indica chiaramente l’esecuzione dell’elettrocardiogramma).

Bisogna consegnare l’originale del certificato?

Si, in ogni caso consigliamo sempre alle Famiglie di conservare una copia al fine di poter provvedere, in caso di partecipazione del Figlio ad altre attività nel corso dell’annata oppure dell’estate successiva, senza dover richiederne copia alla Scuola Calcio Petrarca. In ogni caso la visita medica consegnata non viene restituita per esigenze amministrative.

Mio figlio ha 4 anni di età, il Pediatra mi ha detto che non è necessario il rilascio del certificato, che per legge non è previsto. Come Genitore, come devo comportarmi?
Il decreto Balduzzi indica chiaramente che il certificato per attività non agonistica va rilasciato dal Pedriata ed è obbligatorio per la partecipazione alla pratica sportiva.  Comunque come Nostro suggerimento invitiamo tutti a rivolgersi a centri di comprovata serietà e professionalità.
Perchè la Scuola Calcio Petrarca non ha un Centro Medico Convenzionato?

Perchè vogliamo lasciare libere le Famiglie di scegliere, trattandosi di un argomento di particolare delicatezza.

Cosa deve essere espressamente indicato nel certificato?
Il certificato deve indicare lo sport per il quale viene rilasciato, nel Nostro caso è “Calcio” oppure “Calcio a Cinque”.

Come Genitore, come devo comportarmi se mio figlio pratica 2 o 3 tre discipline nel corso dell’annata. Devo fare più visite?
No, è sufficente eseguire un’unica visita medica con il rilascio di più distinti certificati, ciascuno per la specifica disciplina svolta. Il tutto pagando una sola volta.

Come Genitore, ho fatto eseguire a mio figlio la visita medica per il nuoto, adesso per far praticare a mio figlio anche il Calcio cosa devo fare? Devo fargli effettuare una nuova visita?
No. Devi tornare dal medico che ti ha rilasciato il certificato per il nuoto e chiedere (senza costi aggiuntivi) che ti rilasci un certificato anche con l’indicazione  “Calcio” oppure “Calcio a Cinque”.

E’ VIETATA LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DEL PRESENTE TESTO, CURATO DALLO STAFF MEDICO DELLA SCUOLA CALCIO PETRARCA
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